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Attività
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“in un solo sguardo”Incontri in Fondazione…
Arte e Musica
  Concerto per ricordare Tonino Gottarelli
Con l’appuntamento di sabato 22 febbraio 2025 ore 17 nella sala Fondazione Gottarelli, Via Caterina Sforza 13 ad Imola, si vuole ricordare anniversario dalla scomparsa del suo fondatore Tonino Gottarelli, con un suggestivo concerto di ocarina dal titolo “Arte e Musica”, interpretato maestro Michele Carnevali..
La serata sabato 22 febbraio 2025, dedicata al nostro fondatore e artista imolese: Tonino Gottarelli, sarà un viaggio emozionante attraverso i suoni carichi di melodie in un contesto ricco di opere d’arte che lasceranno un'impronta indelebile nel cuore degli appassionati di ocarina, musica e cultura.
Il connubio tra musica e arte crea una vera simbiosi, tanto che l’armonia tra i due è perfetta, note e colori sembrano incontrarsi ed è come se le note disegnassero l'intero dipinto: le note diventano colore e la pittura diventa musica.
Siamo nella pittura e nella musica, esse si fondono al solo scopo di trasportare il fruitore in una realtà parallela, fatta di sentimenti, di passione e di rappresentazione di una realtà interiore.
Con un tuffo nelle tradizioni musicali locali, l'atmosfera si riempie di armonie, dai canti popolari del territorio alle melodie tradizionali romagnoli.
Il concerto di sabato 22 febbraio 2025 vedrà il pubblico avvolto da una magia che lo lascerà senza fiato in quanto ambisce a esplorare in profondità la ricca tradizione musicale dell’ocarina.
Poesia, colore e musica saranno gli elementi decisivi che daranno, dunque, vita ad uno scenario fantastico, unico e indimenticabile.
Chi è Michele Carnevali
Una vita per la musica è quella che Michele Carnevali sin da bambino ha dedicato alla sua passione. A 9 anni comincia a frequentare la scuola di musica di Solarolo con il Maestro Angelo Creonti. In seguito, frequenta l’Istituto musicale Luigi Malerbi di Lugo, trampolino per il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, dove si diploma in clarinetto. Sin da giovanissimo si appassiona a tutta la famiglia dei sax e agli strumenti più piccoli: ocarina, flauto dolce, armonica a bocca, flauto traverso. Prima di iniziare a insegnare nella scuola media, è orchestrale di professione e tra gli anni ’60 e ’70 si esibisce nei night di tutta Europa. Nel settore del liscio suona con la Vera Romagna di Ivano Nicolucci. Della sua collezione di ocarine fanno parte pezzi molto rari. La passione per questo strumento è nata dopo aver visto il film “Novecento” di Bertolucci: nella prima parte è presente il gruppo delle Ocarine in una serie di scene di festa e danze campestri. Con l’ocarina nel 2016 suona con la banda dell’Aeronautica militare di Roma al Teatro Rossini di Lugo sulle note di Moment for Morricone.
Ingresso a offerta libera
Impressionismo alle origini della modernità
  Conversazione per immagini a cura del Prof. Pietro Lenzini
Mercoledì 12 marzo alle ore 21 nella sala della Fondazione Gottarelli, Via Caterina Sforza, 13, si terrà la conversazione dal titolo “Impressionismo alle origini della modernità” a cura del Prof. Pietro Lenzini.
Durante la serata, Prof. Lenzini racconta, per immagini, la rivoluzione stilistica messa in atto dal movimento nato in Francia alla fine del XIX secolo, attraverso un percorso che va alle origini dei linguaggi e delle questioni estetiche che caratterizzano la cultura visiva contemporanea.
Nel 1869, le premesse di quel movimento che, a partire dal 1874, assumerà il nome di "impressionismo" sono già in campo. Gli esordi dell'"impressionismo" possono essere fatti risalire al 1859. In questo anno, infatti, Baudelaire scrive per l'ultima volta la sua cronaca del Salon e Delacroix espone le sue tele. In questo stesso periodo, Monet e Pissarro inaugurano una nuova epoca.
Il rinnovamento dei temi trattati ha dato origine ad un nuovo modo di dipingere che combina l'originalità della composizione e la libertà della pennellata. In un periodo di dieci anni, alcuni artisti di diverse origini e provenienti dagli ambienti più disparati, con la creazione di un movimento eterogeneo e mutevole, hanno prolungato la lezione di Courbet e dei realisti, suscitato un sentimento di modernità e dato vita alla "più bella epoca dell'arte".
La conversazione sarà accompagnata dalla proiezione di meravigliosi dipinti per dare la possibilità alle persone presenti di condividere ed immergersi nel mondo di questi grandi maestri del XIX secolo.
Ingresso libero
DOVE ABITAVANO GLI IMOLESI ILLUSTRI?
  Conversazione per immagini a cura della Dr.ssa Liliana Vivoli
L’appuntamento di mercoledì 9 aprile alle ore 21, nella Sala Fondazione Gottarelli, Via Caterina Sforza 13 ad Imola, è dedicato alla scoperta delle eccellenze storiche e culturali di Imola ed ha per titolo: “Dove abitavano gli imolesi illustri”, a cura della Dr.ssa Liliana Vivoli.
Sarà un’occasione per condividere idee, conoscere ed esplorare in modo originale i luoghi, immergersi nella storia, nell’arte e nelle bellezze architettoniche e valorizzare il nostro territorio ricco di storia, arte e fascino.
Quasi sempre, andando di fretta, oltrepassiamo vecchi portoni ignari di chi li ha varcati in passato, guardiamo di sfuggita finestre senza chiederci chi vi si è affacciato un tempo.
Proviamo allora a guardarci attorno con occhi più attenti: dai palazzi nobili (Macchirelli, Casoni, Monsignani ecc.) alle case più modeste, ogni luogo ha qualcosa da raccontarci sulle persone che in passato ci hanno vissuto la loro vita quotidiana, che vi hanno lasciato una traccia di sé. Compiremo quindi, una passeggiata virtuale per le vie di Imola alla loro ricerca offrendo ai partecipanti alla serata una visione d’insieme dinamica e di qualità e siamo certi che riusciremmo a rendere fruibile il patrimonio imolese.
Ingresso libero
DOMENICA 27 APRILE - GITA alla Rocca dei Rossi di San Secondo Parmense e al Castello di Rivalta
  Sulle ali dell'Arte
Rocca dei Rossi di San Secondo Parmense
Nella bassa pianura parmense che si stende a nord della via Emilia tra il capoluogo e Fidenza, San Secondo è situato sulla sponda sinistra del Taro, a una decina di chilometri dal Po.
Collegata al borgo da uno spazio a verde sull’antico fossato, la Rocca conserva molti elementi non intaccati dalle demolizioni ottocentesche: l’ingresso, il mastio e l'ala cinquecentesca un tempo riservata a residenza e spazio di rappresentanza. La Rocca dei Rossi di San Secondo Parmense, prima fortezza medievale poi sfarzosa residenza rinascimentale, fu abitata da una delle famiglie più illustri del Parmense: i Rossi. Fu costruita su di un dosso intorno al 1413 per volere di Pier Maria I de' Rossi, padre di Pier Maria II, a difesa del borgo fortificato di San Secondo sul quale i Rossi vantavano diritti sin dal XII secolo ed esercitavano signoria come conti dal 1365.
Castello di Rivalta
Il Castello di Rivalta è una sontuosa residenza signorile, circondata dal magnifico parco, e annovera tra gli ospiti abituali i componenti della famiglia reale d'Inghilterra e della famiglia reale d'Olanda e si
preannuncia con il profilo inconfondibile ed unico di uno svettante "torresino”. Il Castello di Rivalta si compone di circa cinquanta ambienti, parte dei quali aperti a visite guidate, e parte è destinata ad abitazione privata. Presenta una planimetria quadrangolare, con un cortile interno circondato da un doppio ordine di logge. Ancora vi abitano i Conti Zanardi Landi, ramo della nobile famiglia Landi che lo possiede dal XIV secolo.
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PROGRAMMA:
Partenza : Imola, Via Aspromonte - ore 7.00
Nella mattinata: visita guidata alla Rocca dei Rossi di San Secondo Parmense
Dopo la visita indicata, trasferimento a Rivalta
Pranzo in ristorante tipico
Nel pomeriggio : Rivalta Trebbia: visita guidata al Castello di Rivalta
Al termine delle visite rientro ad Imola con arrivo previsto in serata.
Chi fosse interessato alla gita è invitato a prenotare entro il 2 aprile 2025.
La quota di euro 108 a persona comprende: pullman A/R, ingresso prenotato e visite guidate alle ville come indicato da programma, guida turistica, pranzo in ristorante, assicurazione, assistenza.
Acconto all’iscrizione : euro 50 a persona con saldo entro il 15 aprile 2025.
Accompagnatori culturali : Prof. Pietro Lendini e Dott. Matteo Bacci
Prenotazione da subito fino a esaurimento dei posti.
Per informazioni tel. 0542.24487; 339.4767555; 347.9441499
e-mail: info@fondazionetoninogottarelli.com
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